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25.4.14

Andata e ritorno

Un po' di aggiornamenti e riflessioni su questo ultimo periodo: ci sono stati eventi mondani, le solite menate, giornate bagnate di pioggia e di entusiasmo, moltissime tazze di caffe' lungo e come sempre non sono mancati i miei mille sogni ad occhi aperti.
Cosi il museo nazionale di Singapore con l'Istituto italiano ha dato il via alla rassegna dei film dell'ultimo festival di Venezia, il primo :"Santo Gra" ha aperto le danze in una very chic soure' con vino italiano a gogo, melanzane alla parmigiana in mille cucchiani usa e getta e un mix di categorie umane molto interessanti, meticci, italiani, italioti, asian americans, canadesi/italiani..che sembrava davvero di stare in una prova generale di un film, da quanto tutti erano fighi, ma soprattutto "non reali". Io sono andata con la amica messicana Seratna, al contrario il suo nome si legge Antares, come  la stella. Arrivavamo in taxi dalla Malesia, come prendendoci in giro ci ha detto il vice ambasciatore italiano, per scherzare sul fatto che NTU si trovi dalla parte opposta di Singapore. Il film era senza trama, come noi, a parte la solita pazza che ti spunta alle spalle e inizia a farti mille domande sul film, sulla gente, se conosciamo qualcuno, da sola con una chanel nera e svariati bicchieri di vino ad ogni interloquire con noi..almeno questa volta, non ero io la pazza..
La vita quotidiana poi, the real life, per intenderci, e' uno spasso, le babbuine crescono, e con loro e' uno spatacco, anche se mi fanno dannare, urlare come una pazza e perdere le staffe ogni due piu' due..



Ci aspetta un maggio focoso, il ritorno a "casa" dopo un anno e mezzo, dove non ho mai visto inverno o autunno, primavera o freddo, dove non ho visto poverta' per le strade, sporcizia nelle strade, auto che giravano dalla "mia parte" e da cui sono uscita da quest'isola solo una volta per un' altra isola non tanto diversa da questa Asia.
Ho visto dalla finestra solo palme, e sentito le voci di decine di pennuti grandi e grossi come babbuine, tanto verde, pieno di rammarri, camaleonti, ragni spaventosi e foglie luccicanti. L'altro giorno e' venuta alla playground la scimmia zoppa e per niente amichevole che vive nel campus.La notte entra davvero in questa finestra aperta tutto l'anno, e ho voglia di ritornare qui, quando torneremo dalle vacanze, ma ho bisogno anche di Venezia, di vedere la primavera e i film dal vero. Ho ancora bisogno di perdermi in una luna piena, ascoltare il mare da una conchiglia, folleggiare nell'arte, piacermi e soffrirmi dentro e accettare che la pace ci sara' solo quando saro' morta! Per cui amen, viviamo e esageriamo..

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