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30.5.12

IL VASO



Il vaso di Melandri che mia mamma aveva bramato per anni dall' eredità della zia ancora viva, che la zia mi ha regalato il giorno del funerale di mamma, che aveva resistito  6 mesi dagli attacchi delle babbuine, che in un minuto è riuscito ad infrangersi in mille pezzi dopo che Andrea ha spostato un mio quadro e ci ha preso contro, mi fa pensare che le cose sono davvero solo cose e non hanno alcun significato. what i love today...I cocci del vaso di Melandri-zia-mamma

Le più belle FRASI che mi hanno detto ultimamente




"Ti volo sulla testa quando vado in Giappone"

"Una volta per arrivare alla Giudecca si rischiava di affondare"

"Ho freddino"

"Sei bella come un manto di neve"

PITTURA




RICORDO IL BLOG DEI MIEI LAVORI
http://caterinamingantiartist.blogspot.it/

28.5.12

Parole chiave in Pantarei, le ricerche di ignoti..



da Google: "casalingua disperata" 
Si grazie, in effetti, l'ho scritto io, Aoh, te piacerebbe?!

da Google: "martini cocktail"
Vai tranquillo, sei nel sito giusto, e i posti giusti te li raccomando io!

da Twitter: "Oggetto dei miei desideri"
Mhhh...forse hai sbagliato sito, io mi riferivo proprio ad un oggetto

da Google:"tatuaggio panta rei"
Che figo non ci avevo mai pensato, bello da tatuarsi in greco magari...


DA MAMMA

Corri Piano!

DA AMORE



Silenzio assordante.

DA GUERRA..

Una vittoria umiliante. 

Flash..

Incredibile come affiorano i ricordi: ho tirato fuori dal freezer una busta di pisellini e mi è venuto in mente una volta in cui ho cucinato una pasta fredda a Francy Landi a 2 mani, e i piselli erano rimasti crudi, erano 20 anni fa, una sera di maggio, e in tv c'era la strage di Capaci..

Incisione, Yo! 1999

L' ATTESA. Racconto

Erano 3 settimane che si erano incontrati, non giovani più come quando di spensieratezza si vive, non sicuri dei loro status e delle loro realtà quotidiane, e forse per questo si erano trovati con lo stesso destino, lo stesso disegno punteggiato su una carta spessa come un velo.
C'era stato un bacio, da una parte era stato atteso a lungo, per anni forse, e dall'altra era stato una sorpresa, due baci diversi che avevano innescato diverse aspettative.
Ogni giorno dopo quel giorno fu diverso. La prima consapevolezza era che il mondo era cambiato e non sarebbe tornato più come prima, giacché un mondo lo si costruisce con la certezza e la





razionalità, mentre un amore lo si carnifica con il turbamento e il dubbio. Diverso perché mutante, di giorno in giorno; con il sapore di notte brava il giorno dopo, ancora intontito da un pubblico ubriaco, da una parola impastata col ricordo, dal liquido odore di ebbrezza.
Poi il vortice della pena, da quella parte che aveva creduto ad un segno, a un cambiamento radicale nella sua vita, per iniziare si diceva, una nuova vita insieme a lui. Quel mondo di carta, era fragile.
La parte della ragione stava solo inscenando una parte passata, un vecchio ruolo non portato a termine anni prima, voleva vincere la sua paura e provare a lei che poteva provare sentimenti
passionali.
Il giorno dopo ancora c'era il silenzio, un'attesa snervante che si abbandonava alle canzoni dei ricordi, là con te a Santa Lucia, al Portico dei Servi per Natale, ai libri rivolti ad est di Samarcanda, a quell'aria da sera d'estate con le lucciole in campagna, dove si vive una vita nel tempo di una sera.
Aveva aspettato in piedi fino a tardi, ancora vestita, con il rossetto e il mascara, non l'avrebbe mai baciato con il rossetto si era detta, perchè sarebbe stato volgare, nella sera, nei petali di rose gettati all'entrata del cancello per il maggio della Madonna, con le candele al balcone, vicino ad un libro, vicino a una magnolia, e si sentiva l'odore delle rose, nell'attesa consumante come un profumo.

TO BE CONTINUED..

27.5.12

Sui miei passi


Potevo decidere per un altro posto, non il sushi ma quell'altro cinese che di solito preferisco, potevo cambiarmi solo 1 volta scegliendo un altro vestito e risparmiare tempo, potevo prendere il lucidalabbra   nuovo e uscire di casa un minuto dopo, potevo scegliere un cardo diverso di questa mappa romana, ma ho scelto quello con la gattara dietro alle Callegherie, e se non fosse stato tutto questo non avrei svoltato l'angolo in quel preciso istante in cui scorreva il mio destino, "e nello spazio e nel tempo  di un sogno è racchiusa la nostra breve vita..."

26.5.12

Amici, Nella mia strada...


Negli ultimi mesi trascorsi a Imola, come tempi lontani e periodi di festa, ho riscoperto tanti amici, alcuni nuovi e alcuni ritrovati.
Dopo la bellissima nevicata che ci ha reso angeli della neve, più intimi e costretti in casa, con le finestre sul mondo, solite occasioni per una chiacchierata e una condivisione; i cosmopolitan da Otello, evoluzione del mio adorato martini c. reso più dolce da questo essere proprio più cosmopoliti e ritornare alla città natale con nuovi occhi, e dalla primavera che ne è venuta fuori, dopo una luna che ha ingrandito le percezioni e si è specchiata nel pozzo dei miei pensieri, lì, ho ritrovato gli amici.
I miei vecchi Francesco Fede e Andrea, nella schiera dei bevitori e gossip news..Keren, tornata per un periodo a Imola tra le colline e la via Emilia, in apparizioni sempre più da vip e occhioni dolci, per tenere testa al banco di Veronica e Lina, carissima housemate che fa sempre più tardi di tutti noi, adrenalina mai scarica! La dolce Anna, ritrovata dalla gita in montagna dell'83, poi passata tra disco e bambini per finire all'Osteria di Nic, il mio fratellino tutto musica e love, proprio sotto a dove dormo io, ai piani bassi della mia casa, delle mie radici, x diventare della famiglia!
Ho conosciuto Pedro, il musicologo di Lucio Dalla, una sera a Venezia durata il tempo di un sogno, ho chiacchierato di arte tutta la sera con Carrubi, il fumettista di Borgo vicino di casa di Bertozzi P. il mio mito; la storia e i destini si fissano, quando tanti anni fa parlando con il mio angelo, qualcuno aveva scommesso già sulla loro bellezza con le margherite davanti all'ospedale; si perchè tutto è scritto in questa mappa di punti e stelle nuove e perfette.
Sono ripassata 100 volte dalla via Emilia, di mattina per il mio caffè al Grillo, di sera per un gelato al sesto senso, di notte con le luci spente e la luna ad ammaliarmi, schivando la razionalità, giocando a tirar tardi, a sentirsi quegli amici bambini e folli di tanti anni fa.
Persone che ti conoscono così bene da essere lo specchio dell'anima, trasparenti come bicchieri fragili da mandar giù piano o ti ubriacheranno di troppo. Hangover di mille emozioni, difficili da trattenere in un cuore, pur se a mille. 

IO! by R.Carubbi


22.5.12

Maggio

Maggio è un mese che ha l'odore dei fiori, delle serate senza i giubbotti che iniziano con un aperitivo alla Rocca e finiscono da Otello o in un girone di scantinamento solito invernale; i 2 decumani che vanno da Portegno o da Mezcal, luna in perigeo, lemmi per esistere, dimenticare, respirare, provare a farsi perdonare; dall'odore di pelle invernale, di seta dipinta, di capelli che s'impigliano nella pelle, della pioggia, del cielo terso dopo la pioggia, di odore della porta del carico delle scene del Teatro Ebe Stignani, della panchina dove vennero inscenati milioni di baci, con una luna di carta, le scale di velluto, le campanelle dell'ordine di tornare a casa, e io con passo incerto di realtà innescate...

20.5.12

What i love today..

IL mio cielo rosa..
mi sarei fatta una paglia!

Oh rimembranza...





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Vincenzo bellini (1801-1835) Oh, rimembranza! (Norma, Act I scene two) Maria Callas (Norma) - Ebe Stignani (Adalgisa) Coro e orchestra del teatro alla Scala ...
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