Un po' fuggire un po' viaggiare, questa e' il percorso della vita; si fugge quando gli orizzonti diventano piatti, le prospettive diventano piccole, si viaggia per scoprire cosa c' e' al di la' del cielo, delle montagne e del mare che attraversiamo.
In certi miei pensieri rimane la muffa dell' Universita' di Bologna, la nebbia della sera e del mattino di brina, ma anche certi vecchi mattoni illuminati dal sole, come il campanile di San Domenico che guardavo stamattina, che si mescolera' ad architetture nuove e vetrate dai riflessi cangianti, di pioggia o di sole, ma soprattutto di grandezze a cui non sono abituata; fuggiro', nel mio adorato caos, eclissandomi alla gente, nei mercati, nei quartieri indiani e cinesi e viaggiando nella fantasia dei libri di Salgari che mi leggeva mio babbo; salira' la marea appena vorro' tornare un giorno a casa, quella casa che non era il mio sogno ma quello di mio padre, ed io saro' nello stesso libro sfogliata di emozioni ricordando casa, la malinconia del fuggire e del restare.