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20.6.13

Blowin'in the wind



Fuochi in Indonesia, e noi col vento in faccia da ovest siamo pieni di fumo negli occhi..quelle che erano foreste primitive, che si alienano in pochi istanti in milioni di metri, milioni di anni..pensare a tutti quegli animali che scappano via, mi da un senso di oppressione enorme, e anche qui a Marina Bay dove non si vede piu' lo skyline, lo specchio dell'acqua sulla nave hotel con piscina superpanoramica..e' fumo nell'acqua, non vedere ne il sole ne le stelle, ci autodistruggiamo sempre noi umani..in un modo o nell'altro..ci alieniamo senza andare sulla luna, ci esiliamo dall'altra parte del mondo per inseguire un ideale.
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18.6.13

Deja vu


E' stata Opera in the park sabato, musica per le mie orecchie insomma, o bagliore per i miei occhi e per i miei sensi, quell'aria da parco Tozzoni in una lunga estate calda, l'aria di Turandot e la Traviata le parole che conoscevo bene quasi come una canzone di Guccini, e come un concerto sul prato, stile woodstock perbenino, i ventagli come all'opera', i picnic di frutta e bicchieri di vino..i bambini, i cani,  i fiori di loto immobili a galleggiare sulle note di libiamo nei lieti calici e nel gaudio dell'amore!
Ero sicura si esserci gia' stata, stesso posto, stesso momento, a pensare ad un passato gia' compiuto e mai vissuto con altre note, e' il mio karma, che galleggia e si schiude al tramonto, sotto una luna calda e la luce tenue come quando ho visto Maria Lucrezia nascere, e se chiudo gli occhi e' lo stesso momento.

12.6.13

Nel blu..dipinto di blu..



Il sole chiaro, sopra di me mentre nuoto a braccia aperte in piscina, di mattina dopo aver superato qualche crisi estemporanea di girls che non vogliono andare a scuola e di levatacce dal letto al ritmo di una neonata..perfetta. Non smetterei mai di guardarvi..piccole paffute ribelli, mentre fate colazione con il nesquik, i cereali sparsi in ogni dove per tutte le formiche della casa..mentre guardo le nuvole e penso..al respiro mentre nuoto, a che non sono mai affannata e mi ricordo sempre le nuvole di  Venezia, l'ora blu di un aperitivo sopra i tetti, la Biennale, " a feather, a feather" che il bambino
indiano mezzo autistico qui di sotto cerca sempre di intrappolare nel suo contenitore di plastica, mentre vola e cerca di acchiapparla..parlare di percezioni nell'arte, nella realta', inebriandomi nel bello, nel vino, nel mondo.
E' come se mi fossi regalata un'altra vita andando via da Imola, dalla Grecia, e' sempre stato cosi..e capisco la tristezza di certi, e anch'io sapevo cosa mi aspettava..la solita menata per qualsiasi idea, la crisi quotidiana, il respiro affannato per una semplice passeggiata in centro, con gente che non sa volare, le nuvole piene di pioggia, tanta fatica e poca soddisfazione, una leccata di culo ad un partito o l'altro per elemosinare briciole..no, sono qui, libera senza farmi acchiappare;
Guardo questo faccialibro proprio come fosse l'annuale della scuola superiore..sono tutti cosi' invecchiati, ingrassati, scavati nell'anima. Quel tempo in cui eravamo cosi amici, il gruppo, le chiacchierate fino all'alba, le rotolate con tutto il corpo giu' per la campagna, non e' che ogni frutto ha la sua stagione, e' proprio tutto marcito e caduto, si ha solo la speranza che risbocci qualcosa, dal cemento, dal niente.
Ribaltando il cielo allora, ritornando sulla terra, dall'altra parte del mondo, dove dormi, dove sogni, rotolando nel passato.