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21.6.07

poesia del mese

- IL TUO CUORE LO PORTO CON ME –
- Il tuo cuore lo porto con me
- Lo porto nel mio,
Non me ne divido mai. Dove vado io, vieni anche tu, mia amata; qualsiasi cosa sia fatta da me, la fai anche tu, mia cara. Non temo il fato perchè il mio fato sei tu, mia dolce. Non voglio il mondo, perchè il mio, il più bello, il più vero sei tu. Questo è il nostro segreto profondo radice di tutte le radici germoglio di tutti i germogli e cielo dei cieli di un albero chiamato vita, che cresce più alto di quanto l'anima spera, e la mente nasconde., Questa è la meraviglia che le stelle separa. Il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio cuore.
- Tu esisti nel mio cuore,
- Cummings

LE GULS

Casalingue disperate






La Sghisa Faenza
Due serate specialissime, la prima a casa a Imola,iniziata senza pretese ma con l'entusiasmo di sempre, di Simo, per noi, l'Italia, casa sua una volta. Io qui ma non qui, esser dentro ma voler esser fuori. Martini frozen nel bimby, con le pesche del campo del papà di Simo, Peschini insomma, scolato come succo di frutta gelato, su cuori bollenti. Voglia di uscire, buttare fuori ogni tossina tossica..Serata finita con bagno in piscina qui davanti, agli imolesi intorpiditi, sport area o come si chiama, noi in underwears sexy con quasi denuncia dei rammolliti e noi a ridere di vera felicità!
Sghisa Faenza, con Fede scambiata a Simo, non c'è differenza all'amore che provo per loro, tutte five nella mia mano e nei miei 5 cuori!

MIKONOS


DAL 1 LUGLIO CI VEDIAMO A MIKONOS CON IL CORSO DI FOTOGRAFIA SU DORSO POLAROIDE E CORSO DI LINGUA GRECA...
YEAH..

INFERNO V

SILVER SURFER


L' ARALDO ARGENTATO PESSIMISTA E NEL SUO MONDO...

BUDAPEST giugno 07



With my sorella (ci chiamiamo così) Kerenita, stavolta Budapest l'abbiamo girata un sacco, non come l'altra volta al refregeramento totale per una notte. Belle le strade, il tram, le scritte, l'alfabeto, la musica gitana, l'isoletta dentro la città con la fontana a tempo di musica, Liszt ference ter la strada di Keren e il Menza!!! con il cameriere italiano...i Ponti.....bei localini, e aperitivo eccezionale (per tutto) al 4 Seasons...

il Romanzo è cominciato....

Cap. 1
Faenza-Imola.
La Nascita dei Super Eroi


Bentz sfrecciava diritto col suo fifty azzurro per la via degli orti che porta a Faenza, lo chiamavano così dalle superiori, non per qualche motivo in particolare, solo un soprannome amabile che fa di un ragazzo qualsiasi un personaggio esclusivo, di un certo periodo dell’ adolescenza e della vita. D’inverno quegli orti sono campi ricoperti di brina, la terra è come un deserto rappreso seminato di fragili viti, o alberi da frutto che faticosamente aspettano la primavera; proprio come Bentz e i ragazzi di sedici anni che vanno a scuola e non fanno caso a quel territorio ostile che attraversano nella loro esistenza. Alle superiori é difficile essere una persona qualsiasi, non essere un super eroe con un computer al posto del cervello e una lingua sputante mille parole al secondo di un libro di letteratura; ci piacerebbe, ma siamo solo fragili macchinette con un cuore a molla e i super poteri li abbiamo solo per amare. ..............

Cap.6
Faenza-Atene.
Sognatori Impotenti

Le lettere capitali del teatro Masini di Faenza stavano per essere spostate a causa di una ristrutturazione, le grate barocche, pompose ed enfatiche ai muri, suggerivano cupidigia, le vetrate colorate ruotavano come in un caleidoscopio nella piazzetta Pietro Nenni; il cielo come un tetto, un roseo carnicino, quasi di marmo, imprigionava la clandestinità. Era venerdì tredici ottobre, e Gaia con una veste a balze nera, sedeva nel caffè di quell’atmosfera, stava aspettando la Poppy e aveva ordinato un Martini cocktail con un oliva, perché era il miglior Martini di Faenza; un vento caldo le toccava fuggevolmente le orecchie e le caviglie, sulle labbra invisibili gocce di gin e di limone le davano lucentezza e trasparenza; l’orologio rullava, i piccioni imbeccavano. Bentz, passava di lì per caso, con la sua andatura mossa, il suo viso amabilmente imbronciato, un ciuffo di capelli riccioluti gli solleticava la fronte, e il suo profilo disegnava un paesaggio della Grecia, ordinato, pulito, acerbo........