La festa di inizio autunno ( 30 gradi umidissimo) si e' levata in aria in tutto il suo entusiasmo orientale pacato e leggiadro; ogni parco era ricolmo di lanterne colorate e illuminate anche dalla luce della luna piena, lanterne rosse e grandi venivano accese la sera e fatte volare come piccole mongolfiere in un cielo blu, misto ciano di foschie e polvere. Così vederle gonfiarsi in un attimo e galleggiare nel vento caute come nuvole, sullo specchio d'acqua di lake side.Trovarmi poi a mangiare del coccodrillo piccante con un siciliano, due milanesi e un emiliano mi ha fatto sentire leggera e con le pupille specchiate in un cielo di stelle, quando poi la sera si fa notte e cerco di trovare la via lattea come la linea della metro, in questo grande aglomerato di luci e via vai dove scorro la mia vita, e per quanto ancora stia cercando, la vita qui passera' ancora per qualche anno, ricordandomi sempre la prima volta dove ho visto le stelle cadenti al fiume a Coniale in quel fresco, scorrere di foglie e acqua brillante, che sete mi sprigiona al sol pensiero. Volate miei pensieri, io sono serena al mondo! Gioia e una vasca piena di birre cinesi con un sapore piccante in bocca, voglia di parlare, conoscere, capire i gesti e i sorrisi nelle sfumature delle pelli, una citta' piena di ragazze indiane bellissime, che portano la preghiera e i sogni nei loro mehindi, cogli occhi neri e vellutati mischiati all'ambra e allo zafferano, le vedi nella metro e sembrano tutte principesse, come mi ha detto Viola.
Poi abbiamo camminato anche per il nostro quartiere, che è il campus universitario, dove ognuno e' forse qui solo di passaggio, nessuno è a casa sua davvero, in un certo senso, e tutte le luci di queste case che si accendevano dei sorrisi dei bambini, lente le lanterne hanno camminato verso casa, insieme alla musica miagolante di piccole melodie in lanterne moderne; insieme a quel gruppo di vicini di casa a cui ci affianchiamodove anche gli alberi cantano di fruscii e mesti della pioggia e infestati di natura vivente nascondono occhi e linguaggi magici di uccellini, insetti e formiche copiose o lucertole che per un attimo ci guardano coi loro occhi stralunati inclinando la testa.
Tutto intorno a me nella notte sembrava brillare dall'interno, nelle case, nella metro, nei caffè, la luce della luna che colpiva a tratti le finestre del treno rialzato, quelle al neon underground, l'ondeggiare dei fili della luce nel vento basso e le macchine infilarsi in delle scie florescienti dietro gli alberi luminosi di Gardens by the Bay, le persone passeggiare in una strada di pietre scintillanti, credo che tutti siano fatti di luce, e una volta in una luna blu, ho avuto la fortuna di intravedere dentro di essa.