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14.3.11

a grande richiesta...una volta al mese! Keren!


Ohhhh la Keren è sicuramente la mia amica più famosa! quasi come la Pausini eh! e non viene da un paesello romagnolo, ma dal bellissimo Israele, da Tel Aviv, affacciata sul mare.
E non è un mare che ci divide, non è un sogno che ci lega, ma un incontro casuale tra tante persone sotto lo stesso Otello di equivoci e passioni.
Allora c'era uno specchio che io chiamavo internet, da cui si vedeva passare quasi tutta la città, facce che ogni giorno continuo a vedere e di alcuni, a volte temo incontrare, come il Leo trasporti,che una notte ci inseguì con un bastone, come il James ci chiedeva le sigarette o un Rana.
E in mezzo a tutta quella gente che passava e ripassava, ho incontrato lei che come altri è restata in quello specchio e oltre.
Me la ricordo con il viso di porcellana, bianca come la neve e d'ebano i capelli e proprio come una principessa ma dagli occhi esotici..
Che non era una come tante si vedeva subito, no figa di legno, no con le marche degli anni 90, ma total black, di giorno e di notte, di mattina e di pomeriggio...
Il suo appartamento all'ultimo piano di un palazzo vecchio in centro mi faceva sognare, come anche il suo suonare e il mondo sopra ad una stanza. Mi presentava i suoi amici "strani" e io le presentavo i miei amici "strani", a Imola eravamo assortiti come dei cioccolatini dai gusti diversi e dei bon bon giapponesi, Io, te, A. e f. più il giapponese travestito e i vecchi blasfemi del centro..
Baricentro della follia, del pensare fuori ad ogni schema, della tua camminata da sono sempre in ritardo e inciampererò in qualcosa, i tuoi shampoo da shampoo ogni sabato e i tuoi occhi di velluto.
Ogni volta che aprivi bocca mi facevi sorridere, e capita ancora...capita che il suono della tua voce sia come la nota più bassa o più alta del tuo Stainwain,il tuo accento è d'eco e sei bella come una dea Greca, e si che il tuo padre da quella terra s'incamminò. Mi fa morir dal ridere perchè le tue battute sono la tua pura spontaneità, nell'essere incerta se vuoi un caffè o un aperitivo e cambi idea per 20 volte...Quando la domenica ci trovavamo a mangiare un vassoio intero di pasticcini della Rocca e a parlare dei nostri sciagurati amori.
E la festa del tuo addio a Imola credo se la ricordino anche i muri, svuotato casa, quel loggione di un teatro di alieni, le scale pieni di gente di ogni tipo, perchè ti era fatta voler bene dalla vicina pizzeria in cui andavi in ciabatte, dalle banche anche se andavi in rosso e dai tuoi amici che saran sempre la tua famiglia imolese.
Quasi quasi sembravamo un circo però, un pò la donna cannone, l'uomo con 2 teste (di capelli), e il collezionista di Prada..
Sembra passata l'adolescenza l'infanzia e la vecchiaia con te, quando andavamo in roller x la città, al mare fino a mattina, al cinema la domenica, e in casa di Franci a parlare di tutto come fosse una vita.
Non ti dimentichi mai di noi, anche se suoni con Zubin Metha o sei a Ny sulla 5 strada..Ci fai sentire speciali...Amo il tuo appartamento che sembra il rifugio postatomico, che sia in Via Emilia o a Budapest, e tutte le tue note galleggiare per la tua brillantissima anima, amo i tuoi quadri e tutti i colori che imprimi con la tua forza disarmante, nonostante parli sempre sottovoce e poi dici sempre...no no niente..
Mi chiami sorella da sempre, e ne sono onorata, è vero siamo le sorelle contorte di un circo di evenienze...love u my twisted sister!