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21.9.15

#Summertime

Per me l'estate e' l'Italia, da qualche anno essendo expat, dall'altra parte del mondo dove questa eterna estate non e' la mia estate.
Non e' il mare nella riviera romagnola e non e' il fiume o la montagna;
E' stato bello vivere tutto come qualcosa che si aspetta come per un bimbo il Natale, ed e' stato bello vedere cosî tante cose, con i miei occhi e con quello delle babbuine, soprattutto Viola che ha nostalgia dell'Italia e ne parla sempre e sempre vuol sapere dai nonni cosa succede, quando viene la neve, quando e' giorno e' notte, e quest'estate coi miei occhi, con i suoi occhi:
La casa della mi infanzia- adolescenza e' una casa al "confine dei ricordi, la stessa sempre come tu la sai.."
Per Viola: e' la casa dei nostri sogni, possiamo abitarci tutti insieme e avere un frigo enorme.
Il mare, la Romagna, gli ombrelloni a strisce, la brezza della sera, il calciobalilla.
Per le babbuine: il mare e' casa di Simone, il ghiacciolo e la granita.
La casa dei nonni, per me e' il piccolo studiolo col camino e i libri di Andrea, la cucina che ho disegnato, e tanti pomeriggi alla fine felici.
Per loro: e' cartoonito totale, la dispensa piena di ogni bendidio italiano e la bicicletta, questa cosa ancora con le ruotine!
Il centro di Imola, per me e' tutto: le strade, il profumo, le campane, i tetti, la gente che ti saluta e non ti saluta, l'edicola,il fornaio, incontrarsi in piazza, per caso, sempre.
Per loro e' la pastina e il caffe' da mescolarmi.
Imola, l'italia, per me sono i colori e le luci che profumano di sole, che hanno tutto un altro odore d'autunno e d'inverno un altro, e primavera un altro ancora. Ma io vedo solo l'estate, torno solo d'estate, il resto e' ricordo antico e malinconico ancora.
Siamo stati a casa di mia cugina che ha un'azienda agricola, e la campagna, i girasoli, i filari alti del mais, per Viola e' una casa dove fanno marmellate e dove in ogni stanza c'e' un gatto! Vero,
Siamo stati a Ischia, e lí il mare e' troppo freddo! Per me e' il profumo dei limoni e i faraglioni di Capri visti da una barchetta.  E un cielo di stelle grande, che aspetto per un anno .
Sono stata al lago Maggiore, con un treno passando davanti all'Expo, in una stazione liberty davanti alle isole Borromee e un'aria salmastra e un silenzio sovrumano la sera, e sapori idilliaci.
Ho sentito la musica da un fosso di erba medica in un'arena di balle di paglia, con un cagnolino bianco in braccio a Penelope e luci del tramonto che ci hanno avvolto lungo i filari tra la musica e le lucciole che non vedevo da anni.
Sono salita per le scale del tuo palazzo, ho visto i rondoni ultimi voleggiare tra i tetti, ho visto la sera arrivare piano e lenta fino al suo culmine, nell'ora blu impastata di notte con la luce consueta della luna a farci girare scalzi, in un'altra estate crescente e calante.
Ho perso il conto delle parole che rimarranno sempre, e dei sorrisi per chi neanche li chiede e invece tu li dai, come fosse niente. 
Poi siamo partiti ed e' rimasto tutto uguale, e ancora mi fa sognare tutto, come una estate.

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